Le pubblicazioni della Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna

ovvero gli studi multidisciplinari sulle aree carsiche regionali

 

L'Emilia-Romagna è la sola regione italiana ad essere pressoché priva di formazioni calcaree, cioè di rocce normalmente in grado di ospitare grotte vaste e profonde. Il patrimonio carsico dell’Emilia-Romagna è infatti costituito da affioramenti gessosi di limitata estensione.

I molti progetti che la Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia-Romagna (FSRER) ha in essere – o ha condotto a buon fine – testimoniano però che gli speleologi regionali sanno valorizzare al meglio queste aree carsiche che, pur rappresentando meno dell’1% del territorio regionale, possono offrire spunti e interessi di gran respiro.

A coronamento di questi progetti, complessi e strutturati nel tempo, viene di norma edita una monografia che, spesso, ha carattere multidisciplinare. Queste pubblicazioni interessano ormai tutte le più importanti aree carsiche regionali e sono la tangibile testimonianza che la speleologia emiliano-romagnola ha saputo trovare, non senza fatica, una sua fisionomia che la rende attiva e vitale e, in qualche modo, la distingue da quella delle regioni vicine, senz’altro più fortunate quanto a consistenza delle aree carsiche.

Va poi aggiunto che, nel territorio regionale, queste ultime sono inserite in gran parte in parchi o in aree protette e, nella loro totalità, rientrano nel ben più ampio catalogo di geositi stilato dal Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli della Regione Emilia-Romagna con il contributo – per la parte interessata da fenomeni carsici – della FSRER. La legge regionale 9/2006 è centrata appunto sulla tutela della geodiversità, ma assegna anche un ruolo di particolare rilievo alla speleologia e individua nella FSRER “la referente riconosciuta per le attività speleologiche in Emilia-Romagna”.

Con i parchi carsici “gemelli” dei Gessi Bolognesi e della Vena del Gesso romagnola sono poi in essere altrettante convenzioni che coinvolgono gli speleologi nella gestione di queste importanti aree carsiche.

Ciò a ribadire, in sostanza, che la collaborazione con le istituzioni che direttamente si occupano della salvaguardia, dello studio e del governo delle zone interessate da fenomeni carsici, è assolutamente centrale per il lavoro degli speleologi ed è sempre determinante per la buona riuscita di tutti i progetti e quindi delle pubblicazioni.

Il carattere multidisciplinare e la complessità degli studi che stanno alla base di queste ultime richiedono poi il continuo intervento di istituti universitari, di ricercatori e di singoli studiosi in grado di approfondire argomenti e temi anche distanti dagli interessi tradizionalmente connessi con il mondo della speleologia. Si tratta comunque di una collaborazione non certo “a senso unico”, poiché gli speleologi sono parte attiva in ricerche che richiedono interventi in ambienti ipogei accessibili con difficoltà.

Questi volumi sono quindi la chiara e tangibile testimonianza che la stretta sinergia con le istituzioni regionali, i parchi, le università e le soprintendenze funziona al meglio.

Non va poi dimenticato che l’UNESCO chiede, a ragione, che i siti che aspirano ad entrare nella lista del “World Heritage” siano adeguatamente studiati e documentati, quindi l'augurio è che la nostra pubblicistica contribuisca a condurre a buon fine l’impegnativo percorso intrapreso per il riconoscimento delle aree carsiche in rocce evaporitiche della nostra regione a “Patrimonio dell’Umanità”.

 

Le monografie sui gessi (e i “solfi”) romagnoli

 

In particolare, per oltre dieci anni, la FSRER è stata impegnata nello studio e nella pubblicazione di monografie multidisciplinari che hanno documentato la Vena del Gesso e i gessi della Romagna orientale: è stato un impegno di gran respiro, che si è concluso proprio in questi ultimi mesi del 2022 con l'uscita della quinta monografia dedicata ai Gessi di Tossignano.

L’augurio è che i temi trattati in questi volumi ribadiscano la peculiarità della Vena del Gesso e inducano di conseguenza una maggiore consapevolezza negli amministratori e nelle comunità locali, non sempre sufficientemente attenti nei confronti di un patrimonio naturale la cui gestione, col passare del tempo, si sta rivelando sempre più complessa e delicata. Salvo pochissime eccezioni, sia le Amministrazioni e sia le comunità locali, sembrano infatti restie a identificarsi con lo straordinario patrimonio naturale e culturale costituito dalla Vena del Gesso e a farsi parte attiva per la sua salvaguardia.

Del resto, la gestione (o meglio lo sfruttamento) del territorio ha, nella mente dei più, solamente fini economici. Di conseguenza, le stesse istituzioni avvertono come i temi culturali connessi alla salvaguardia, allo studio e alla conoscenza del territorio siano diffusamente percepiti come marginali e quindi poco significativi anche in un’ottica di consenso.

 

 

Le pubblicazioni edite della Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia-Romagna

e dai gruppi speleologici ad essa affiliati dal 2010 al 2023

 

2010

P. FORTI, P. LUCCI (a cura di) 2010, Il progetto Stella Basino, (Memorie dell’Istituto Italiano di Speleologia, s. II, vol. XXIII), Bologna.

GRUPPO SPELEOLOGICO BOLOGNESE-UNIONE SPELEOLOGICA BOLOGNESE 2010, Gli antichi acquedotti di Bologna (disponibile per consultazione presso il Centro Italiano di Documentazione Speleologica di Bologna).

S. PIASTRA (a cura di) 2010, Una vita dalla parte della natura. Studi in ricordo di Luciano Bentini, Faenza.

Speleologia Emiliana n. 1 - anno XXXI, V serie, 2010.

 

2011

P. LUCCI, A. ROSSI (a cura di) 2011, Speleologia e geositi carsici in Emilia-Romagna, Bologna.

Speleologia Emiliana n. 2 - anno XXXII, V serie, 2011.

 

2012

D. DEMARIA, P. FORTI, P. GRIMANDI, G. AGOLINI (a cura di) 2012, Le grotte bolognesi, Gruppo Speleologico Bolognese, Unione Speleologica Bolognese, Bologna (disponibile per consultazione presso il Centro Italiano di Documentazione Speleologica di Bologna).

Speleologia Emiliana n. 3 - anno XXXIII, V serie, 2012.

 

2013

M. ERCOLANI, P. LUCCI, S. PIASTRA, B. SANSAVINI (a cura di) 2013, I gessi e la cava di Monte Tondo. Studio multidisciplinare di un’area carsica nella Vena del Gesso romagnola, (Memorie dell’Istituto Italiano di Speleologia, s. II, vol. XXVI), Faenza.

Speleologia Emiliana n. 4 - anno XXXIV, V serie, 2013.

 

2014

M. ERCOLANI, P. LUCCI (a cura di) 2014, Grotte e speleologi in Emilia-Romagna, Faenza.

Speleologia Emiliana n. 5, Numero speciale pubblicato in occasione del 40° anniversario della fondazione della Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia-Romagna - anno XXXV, V serie, 2014.

 

2015

C. GUARNIERI (a cura di) 2015, Il vetro di pietra. Il lapis specularis nel mondo romano dall'estrazione all'uso, Atti del I Convegno Internazionale, Museo Civico di Scienze Naturali di Faenza, 26-27 settembre 2013.

P. LUCCI, S. PIASTRA  (a cura di) 2015, I gessi di Brisighella e Rontana. Studio multidisciplinare di un’area carsica nella Vena del Gesso romagnola (Memorie dell’Istituto Italiano di Speleologia, s. II, vol. XXVIII), Faenza.

Speleologia Emiliana n. 6 - anno XXXVI, V serie, 2015.

 

2016

AA. VV. 2016, Il progetto Gypsum - Tutela e gestione di habitat e specie animali associati alle formazioni gessose dell’Emilia-Romagna, Faenza.

M.L. GARBERI , P. LUCCI, S. PIASTRA (a cura di) 2016, Gessi e solfi della Romagna orientale, (Memorie dell’Istituto Italiano di Speleologia, s. II, vol. XXXI), Faenza.

Speleologia Emiliana n. 7 - anno XXXVII, V serie, 2016.

 

2017

M.L. GARBERI, G. BELVEDERI, F. PERUZZI (a cura di) 2017, Solfo & carbone - Minatori e speleologi nella Romagna Orientale.

M. COSTA, M. ERCOLANI, P. LUCCI, B. SANSAVINI (a cura di) 2017, Le grotte nella Vena del Gesso romagnola, Faenza.

Speleologia Emiliana n. 8 - anno XXXVIII, V serie, 2017.

 

2018

P. BOCCUCCIA, R. GABUSI, C. GUARNIERI, M. MIARI (a cura di) 2018, "...nel sotterraneo Mondo" La frequentazione delle grotte in Emilia-Romagna tra archeologia, storia e speleologia. Atti del Convegno, Brisighella (RA), Convento dell’Osservanza - Centro visite Carnè, 6-7 ottobre 2017.

 

Con l'uscita del volume dedicato alla Geopaleontologia dei gessi bolognesi la Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna inaugura la propria casa editrice.

 

G. NENZIONI, F. LENZI 2018 (a cura di), Geopaleontologia dei gessi bolognesi, (Memorie dell’Istituto Italiano di Speleologia, s. II, vol. XXXII).

Speleologia Emiliana n. 9 - anno XXXIX, V serie, 2018.

 

2019

C. BUSI 2019, Francesco Orsoni. Storia di un bolognese, pioniere della Speleologia e dell’Archeologia Preistorica.

M. COSTA, P. LUCCI, S. PIASTRA  (a cura di) 2019, I gessi di Monte Mauro. Studio multidisciplinare di un’area carsica nella Vena del Gesso romagnola, (Memorie dell’Istituto Italiano di Speleologia, s. II, vol. XXIV), Faenza.

Speleologia Emiliana n. 10 - anno XL, V serie, 2019.

 

2020

FEDERAZIONE SPELEOLOGICA REGIONALE DELL’EMILIA-ROMAGNA (a cura della) 2020, La cava nei gessi di Monte Tondo ovvero documenti e immagini di una montagna che non c’è più.

P. GRIMANDI, P. FORTI, P. LUCCI (a cura di) 2020, Guida ai fenomeni carsici del Parco Regionale dei gessi bolognesi.

I. TIRABASSI, W. FORMELLA, M. CREMASCHI (a cura di) 2020, La Tana della Mussina di Borzano. Dallo scavo pionieristico dell’Ottocento agli studi scientifici del Ventunesimo secolo.

Speleologia Emiliana n. 11 - anno XLI, V serie, 2020.

 

2021

J.M. CALAFORRA, P. FORTI 2021, Speleotemi peculiari dei Gessi e delle Anidriti, (Memorie dell’Istituto Italiano di Speleologia, s. II, vol. 36).

F. RONCHETTI, M. DEIANA, S. LUGLI, V. CRITELLI, D. AROSIO, M. MUSSI, L. LONGONI, V. I. IVANOV, M. TARUSELLI, D. BRAMBILLA, A. CUROTTI, S. BERGIANTI, M. ERCOLANI, B. SANSAVINI 2021, Nuove evidenze sulla circolazione idrica sotterranea delle fonti carsiche di Poiano (Appennino reggiano).

C. BUSI, P. GRIMANDI 2021, Luigi Fantini. Vita e ricerche di un uomo straordinario, (Gruppo Speleologico Bolognese - Unione Speleologica Bolognese, Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia-Romagna, Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa).

L. ROOK (a cura di) 2021, La fauna messiniana di Cava Monticino (Brisighella, RA), (Memorie dell’Istituto Italiano di Speleologia, s. II, vol. 37).

 

2022

C. BUSI, P. FORTI, P. GRIMANDI (a cura di) 2022, ATTI del Convegno per il Centocinquantesimo Anniversario della scoperta della Grotta del Farneto, (Memorie dell’Istituto Italiano di Speleologia, s. II, vol. 38).

P. LUCCI, S. PIASTRA  (a cura di) 2022, I Gessi di Tossignano. Studio multidisciplinare di un’area carsica nella Vena del Gesso romagnola (Memorie dell’Istituto Italiano di Speleologia, s. II, vol. XL).

M. ERCOLANI, P. LUCCI, S. PIASTRA  (a cura di) 2022, La Grotta del Re Tiberio. Valori ambientali e valori culturali. Atti del convegno 26-27 marzo 2022. Museo Civico di Scienze Naturali “Domenico Malmerendi” Faenza (Memorie dell’Istituto Italiano di Speleologia, s. II, vol. XLI).

Speleologia Emiliana n. 12 - anno XLII, V serie, 2021/2022.

 

2023

P. Grimandi, P. Guidi, P. Lucci 2023, Giovanni Mornig: le grotte, una vita.

 

 

Ai testi citati si aggiungono 20 numeri della rivista “Sottoterra” edita dal Gruppo Speleologico Bolognese-Unione Speleologica Bolognese e 2 numeri della rivista “Ipogea” edita dal Gruppo Speleologico Faentino.

Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna              Speleo GAM Mezzano-RA